martedì 22 gennaio 2013

Capitolo 2 - La Missione


CAPITOLO 2
LA MISSIONE

Dopo aver pronunciato quelle parole, il re Zelos invitò i presenti a seguirlo.

«Sai cosa sta succedendo?», chiese Isaac a Cesco.

«Ne so quanto te. Mentre vi stavamo aspettando abbiamo fatto la conoscenza di quella gente che viene da fuori. Gente a posto, ma non capisco come mai si siano spinti fino a Kotor» rispose Cesco.

Il re li condusse ad una piccola stanza con un tavolo circolare dove, una volta preso posto, iniziò una lunga spiegazione.

«Vi ho riunito qui per spiegarvi la situazione: il nostro regno… anzi, il mondo intero è in pericolo! Come tutti ben saprete, 36 anni fa il mondo vide sorgere una grande minaccia conosciuta col nome di Xenorath. Esso era il re dei demoni, un essere mostruoso e malvagio, che non sapeva cosa fosse la pietà. Il suo unico scopo era la distruzione, in modo da regnare in un mondo sconvolto dal caos e dal terrore. Per correre al riparo, i sei continenti del nostro mondo, Kotor, Javal, Walfang, Sistral, Belthil ed infine Unov si riunirono in una grande alleanza: l’Alleanza Arcana, conosciuta anche come AA. Questa alleanza riunì i più grandi guerrieri del mondo per fronteggiare l’esercito dei demoni. Uno fra tutti si distingueva: esso era Yggdramon, valoroso Paladino del continente di Unov. È stato lui ad infliggere il colpo di grazia a Xenorath. Purtroppo però il re dei demoni, nella sua infinita malvagità, si era fatto un maleficio: “chiunque gli avesse inferto un colpo fatale, vedrà la sua gente sparire nel nulla”. E così accadde. Tutti gli abitanti di Unov sparirono senza lasciare traccia. Il continente appassì improvvisamente, le risorse cominciarono a sparire anch’esse e fu totalmente ricoperto da una sinistra nube nera. Nessuno ha mai avuto il coraggio di metterci più piede e, a causa di tutto ciò, ora è conosciuto come il "continente degli inesistenti". Tuttavia il coraggio ed il ricordo di Yggdramon e della sua gente viene tramandato di generazione in generazione. Una sua statua è al centro di Khotim per esempio.»

“Ecco di chi è quella statua che mi somiglia…”, pensò Isaac.

«Bene, dopo la lezione di storia, preoccupiamoci del presente. Sei mesi fa ci siamo ritrovati a fronteggiare una nuova minaccia: si fa chiamare Jikininki e si proclama il nuovo re dei demoni. Secondo me è soltanto un demone pazzo che insieme ad altri pazzi suoi simili sta attuando una rivolta. Tutte le ondate che ci manda vengono respinte o annientate come carne da macello. Però le ondate non accennano a diminuire, anzi stanno aumentando di mese in mese. Per questo abbiamo deciso di prendere in mano le sorti di questa guerra e far risorgere l’AA. E questi signori sono qui per questo. Ma lascio a loro la parola, in modo che possano presentarsi a modo loro.» concluse re Zelos.

Prese immediatamente la parola la giovane donna. Era una bella donna, alta, bionda con capelli corti ed occhi verdi e… orecchie a punta!

«Mi presento, il mio nome è Aranel e provengo da Belthil, il continente degli elfi. Sono la secondogenita della stirpe reale e sono qui in rappresentanza della mia popolazione per l’Alleanza Arcana. Purtroppo mio padre, re Amdir, è gravemente malato e non può lasciare Thilgon, la nostra capitale. Mia madre e mia sorella sono rimaste a vegliare su di lui, quindi hanno mandato me per presidiare al consiglio indetto da re Zelos. Io ed il mio popolo siamo fermamente convinti ad entrare in guerra contro le forze demoniache di Jikininki, spero che insieme riusciremo a debellare questo male dal mondo!»

“… wow! Carina, tenace e decisa! Mi ha sicuramente colpito”, pensò Isaac. 

Marina lo guardava visibilmente contrariata.

«Vuoi avere la parola tu, piccola?», chiese l’anziano signore rivolgendosi alla bambina.

«Oh no, la prego, continui pure lei!», rispose la bambina con il sorriso sulle labbra.

«Oh oh oh, ma che brava bambina, gentile ed educata! Oramai non ne fanno più così… ehm coff coff.. stavo dicendo. Io sono Melchior, mago ancestrale e membro del consiglio dei granmaghi di Sistral, il Paese da cui provengo. Sapete, il nostro è un Paese molto antico dove il nostro popolo ha imparato ad usare le antiche arti magiche per sopravvivere. Manas, la nostra capitale, è completamente sostenuta dalla magia. Questo ci rende una grande potenza... ma non abbastanza grande per sconfiggere Jikininki da soli. Per questo entriamo con grande onore nell’AA, sicuri di poter fermare questo presunto re demoniaco tutti insieme!»

“Il… il regno della magia… DEVO ANDARCI!”, pensò entusiasta Marina.

Isaac guardandola, vedeva la felicità nei suoi occhi e le sorrise dolcemente.

Melchior era un arzillo vecchietto con un cappello "da mago", occhiali scuri ed una folta barba bianca. Indossava anche degli strani abiti che sembravano da cerimonia.

«È finalmente arrivato il mio turno! Io sono Luna ed anche se sono giovanissima, sono un piccolo genio. Non per vantarmi, ma faccio parte del consiglio R&S di Javal, il continente della tecnologia! Siamo molto avanzati tecnologicamente, specialmente nella nostra capitale, C. Ma malgrado tutta la nostra superiorità in campo tecnico, non riusciamo a sconfiggere Jikininki. Per questo chiediamo aiuto all’AA e speriamo di poterne far parte, in modo da annientare una volta per tutte quel demonietto da quattro soldi… ops sono stata troppo volgare forse, chiedo scusa»

Luna invece era una bambina con lunghi capelli castani, uno strano visore in un occhio ed una speciale sedia fluttuante con cui effettuava i suoi spostamenti.

Cesco, uomo di chiesa, guardava con diffidenza la tecnologia. Credeva che fosse solamente uno strumento del male in grado di distruggere e non di aiutare.

Re Zelos prese infine la parola: «Bene, tutti hanno avuto modo di presentarsi. Se avete studiato bene la geografia del nostro mondo, noterete che manca una persona all’appello. Avevo mandato un invito anche a Re Dragunav, il sovrano di Walfang, la terra degli uomini-bestia. Possono essere degli alleati molto potenti grazie alle loro doti fisiche, però sono così testardi… credono di poter fare tutto da soli, senza bisogno di aiuto. Ad ogni modo è meglio che vi spieghi la vostra missione nel dettaglio. Fare un attacco frontale non porterebbe nulla di buono, solamente ad ulteriori perdite per la nostra alleanza. Dobbiamo trovare un piano di riserva…. cosa che ho prontamente fatto! Rovistando nella biblioteca reale ho trovato alcuni antichi scritti che riportano informazioni circa la guerra contro Xenorath: per indebolirlo, è stato necessario ritrovare le sei evocazioni sacre. Grazie a loro, sono sicuro che riusciremo ad indebolire anche Jikininki. Da quello che siamo riusciti a scoprire, le sei evocazioni sacre sono sigillate in sei differenti cristalli sparsi per il mondo. La vostra missione sarà ovviamente di recuperarli. Mettete su un party e… che l’avventura cominci!»

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