domenica 12 maggio 2013

Tu credi che per ogni persona esista un'anima gemella? (Ask.fm)

"Mmmm sono arrivato con un'ora di anticipo in aeroporto... andrò a fare un giro in qualche negozio". Sono un ragazzo di 20 anni un po' particolare: non bevo, non fumo, ho una passione smisurata per i videogiochi e mi piacciono il Giappone, gli anime ed i manga. A causa di queste mie passioni e del mio aspetto non sono molto popolare e mi ritrovo spesso da solo, immerso nei miei "mondi". Oggi mi trovo in aeroporto: finalmente dopo tanti sacrifici potrò fare un viaggio da solo, fuori dall'Italia. Finalmente andrò in Giappone! Un sogno che si avvera. Ma sono arrivato troppo presto, quindi me ne vado a fare un giro. "Un negozio di videogiochi, entrerò a dare un'occhiata". Mentre spulciavo tra gli scaffali dell'usato, ecco che noto una scatola: Conker Bad Fur Days. Prezzato a 20 euro. Doveva essere mio! Allungai una mano ed afferrai la scatola... ma ecco che un'altra mano afferra l'altra estremità della scatola. Eh no caro, l'ho visto prima io, mi dispiace per te. "Scusami ma l'ho vist...", non riuscii più a continuare la frase dopo aver visto a chi apparteneva l'altra mano: era una bellissima ragazza con i capelli lunghi e neri e gli occhi scuri. "Ah, scusami, credevo di essere l'unica interessata a questo titolo. Prendilo pure tu, non preoccuparti", disse lei cordialmente.
"No no, figurati, prendilo pure tu. Un vero gentiluomo si comporta sempre garbatamente con il gentil sesso"
"Ora ho paura che io possa sparire e tornare nel passato da un momento all'altro", ridacchiò lei. Aveva capito la citazione e mi ha risposto di conseguenza. Veramente notevole. Iniziammo a chiacchierare. Si chiamava Vanessa, aveva 19 anni ed anche lei era diretta in Giappone, anche per lei era un sogno che si avvera. Abbiamo lasciato il gioco lì, con la promessa che lo avremmo ripreso al nostro ritorno, in modo da decidere a chi spettasse acquistarlo.
Durante il viaggio eravamo seduti vicini ed abbiamo parlato e parlato e parlato. Una volta arrivati in Giappone alloggiavamo allo stesso albergo. Abbiamo praticamente passato tutto il soggiorno insieme. Avevamo tantissime cose in comune, sembravamo quasi la stessa persona a volte. Era una sensazione spaventosamente bella. Avevo trovato la mia anima gemella.
Torniamo dal viaggio e ci ritroviamo in quel negozio. Conker era ancora lì.
"Beh, siamo stati così occupati durante tutto il tempo che ci siamo dimenticati di risolvere questa questione", disse Vanessa.
Io, senza pensarci un attimo, dissi:"Prendilo tu. Prendi tutto quello che vuoi. Ma ti supplico, accetta anche il mio cuore". Erano le prime parole che mi balzarono per la testa in quel momento, risultando perfino patetico, ma non me ne importava. Aspettavo una sua risposta con il cuore che stava per scoppiare"
Lei sorrise e, visibilmente imbarazzata, disse:"Sai... se non avessi detto tu quelle parole... le avrei dette io". Si avvicinò lentamente, le sue labbra erano vicino alle mie. Il mio cuore batteva all'impazzata mentre sentivo il suo dolce profumo avvicinarsi a me....

*DRRRRRIIIIIIIIIIN*
Mi sveglia di soprassalto. Non riuscivo bene a capire cosa fosse successo.
"Pigrone alzati, oggi devi partire per il Giappone! È quello che hai sempre desiderato, non puoi fare tardi. Dormirai in aereo!"
La voce di mia madre mi riportò alla realtà. "Ma allora... era tutto un sogno...". Sconsolato mi preparai per andare in aeroporto. Arrivai con un'ora di anticipo. Proprio come nel sogno. Decisi quindi di farmi un giro e... vidi il negozio di videogiochi del sogno! Entrai pieno di speranze e cominciai a vedere nel reparto dell'usato. Trovai Conker! Decisi di rimanere lì ad aspettare, finché non si fosse presentata. Quel sogno doveva essere un segno del destino! Aspettai... 5 minuti.... 10 minuti... 20 minuti... Dovevo muovermi o rischiavo di perdere l'aereo. Non potevo vanificare gli sforzi fatti solo per un semplice sogno. Deluso e sconfortato, uscii a testa bassa dal negozio. Riuscii a malapena ad evitare un tizio che, correndo, mi stava venendo contro. "Perché diavolo correte senza guardare dove andate" pensai frustrato mentre mi dirigevo verso il mio aereo.


"Vanessa, sei in ritardo oggi! Questi giochi non si vendono mica da soli eh"
"Scusami Lù ma non ho sentito la sveglia. Sai stavo facendo un sogno veramente bello... Oh Conker è ancora lì. Era un semplice sogno dunque..."

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