venerdì 28 giugno 2013

I Tre Demoni Bianchi - capitolo 2

CAPITOLO 2: IL VIAGGIO

Giunse finalmente l'alba. Kate si svegliò con i primi raggi del sole che illuminarono il suo dolce viso angelico.

Titania: «Ben alzata dormigliona!»

Non appena si fu completamente svegliata, Kate vide Titania intenta a trattare della selvaggina, mentre Leonora stava accendendo un fuoco con della legna e l'uso della magia.

Kate: «Buongiorno sorellone», disse sbadigliando, «come mai siete già in piedi?»

Titania: «Già in piedi? Sei tu che dormi troppo! È già l'alba e non abbiamo ancora fatto colazione. Forza, non perdiamo ulteriore tempo che abbiamo molta strada da fare»

Leonora: «Come al solito Titania si è svegliata prima di tutte, è andata nei boschi qui vicino a prendere un po' di legna ed a cacciare un po' di selvaggina per colazione»

Kate: «Di nuovo carne a colazione...»

Titania: «Tieni», disse lanciando qualcosa a Kate che afferrò al volo: «È un sacchetto di bacche, penso siano ottime per fare colazione a te che non gradisci la carne.... come farai a diventare grande e forte se ti nutri di quelle cose ancora lo devo capire»

Kate: «Grazie sorellona!», la ragazza cominciò a gustarsi le bacche. Anche se sembrava una burbera autoritaria, Titania farebbe di tutto per le sue due sorelle. Dopo aver fatto colazione, le tre ripresero il cammino verso la loro prossima meta.

Kate: «Dove andiamo di bello questa volta?»

Titania: «Stiamo andando a Tamuril, il feudo di Re Tolomeo. È un feudo molto più grande ed importante di Garlant. Lì sicuramente troveremo qualche bel lavoretto ben remunerato»

Kate: «Ma non ci bastano i soldi che abbiamo guadagnato con l'ultima missione?»

Leonora: «Kate ha ragione, con l'ultima missione dovremmo aver guadagnato abbastanza da poter oziare per minimo tre settimane»

Titania: «Beh, ho voluto donare gran parte della somma a tutti quei bambini che non hanno più una famiglia ed un posto dove andare. E fidatevi che Garlant era piena di questi piccolini»

Le altre due ragazze guardarono Titania con uno sguardo dolce e compassionevole.

Titania: «E SMETTETELA DI GUARDARMI COSI'! SAPETE BENISSIMO PERCHE' L'HO FATTO! ED ORA INCAMMINIAMOCI, NON VOGLIO TARDARE ULTERIORMENTE!»

Le due ragazze risero. Sotto quella corazza batteva un cuore d'oro, benché tutte e tre fossero delle spietate assassine all'occorrenza. Le tre sorelle si incamminarono verso quello che era il secondo feudo più grande di tutta Gatam: Tamuril. Il viaggio si stava svolgendo con calma e tranquillità, senza imprevisti o sorprese varie... finché non incontrarono un folto gruppo di persone con cavalli e carovane, intente a fare una sosta.

Titania: «Che fortuna incontrare delle persone proprio qui, magari possono darci delle informazioni utili! Andiamo a sentire cosa possono dirci riguardo a Tamuril»

Le tre ragazze furono accolte benevolmente dal gruppo che iniziò subito a stringersi intorno a loro facendo complimenti e domande.

«Non ci posso credere, i Tre Demoni Bianchi! Ragazze io sono un vostro grande ammiratore!»
«È vero che una volta avete sconfitto dieci draghi con un colpo solo?»
«Io so che Titania una volta diede un calcio ad una montagna, facendola diventare una pianura!»
«Leonora, è vero che puoi evocare le creature dall'oltretomba?»
«Kate sei bellissima! Possiamo vedere il tuo arco?»
«Se si unissero a noi, la nostra compagnia sarebbe imbattibile, oltre che i nostri affari salirebbero alle stelle!»

«Calmi calmi, lasciatele respirare». Un grosso uomo pelato si stava facendo largo tra la folla di curiosi, fino ad arrivare faccia a faccia con Titania. Era più alto di lei, muscoloso, con dei simpatici baffetti. I suoi occhi marroni osservavano con intensa ammirazione la ragazza.

Endo: «Salve, mi presento: il mio nome è Endo. Sono a capo di questa compagnia mercantile che si occupa di scambi commerciali per conto di Cornelia, la città imperiale»

Titania: «Caspita, allora sei un pezzo grosso!»

Endo: «Beh, la nostra compagnia è abbastanza importante, riforniamo sia la corte imperiale, sia la città. Senza di noi, l'impero avrebbe dei forti problemi.... quindi direi di sì, siamo importanti AHAHAHAH!»

Titania: «Quindi conoscete queste terre?»

Endo: «Beh dipende... dove dovete andare?»

Titania: «Siamo dirette a Tamuril, volevamo avere un'udienza con Re Tolomeo»

Endo: «Ah sì sì conosco Tamuril. Vieni pure nel mio 'ufficio' così che possa spiegarti bene quale strada prendere»

Titania: «Uomo, ci stai forse provando con me?»

Endo: «Provarci con Titania la Sterminatrice? Nemmeno un pazzo oserebbe tanto»

Un sorrisetto beffardo comparse sulla faccia della ragazza: «Meglio così, non sarò costretta ad ucciderti»

Endo: «G-grazie! Prego, da questa parte»

Titania si allontanò insieme ad Endo, mentre Kate e Leonora rimasero intrappolate nella morsa dei curiosi.

«Da quanto tempo è che pratichi la magia?»
«È difficile fare la vita che fate? Come siete arrivate a diventare dei mercenari?»
«Quanto pesa il tuo arco Kate?»
«Esiste un incantesimo per curare la peste?»

Le due ragazze erano esasperate. Improvvisamente un gruppo di bambini con una donna si misero davanti a Leonora e supplicarono: «Per favore signorina maga, possiamo vedere qualche magia?»

Leonora, che non sapeva resistere ad un dolce faccino di un bambino innocente, acconsentì e si allontanò, seguita da tutta la folla curiosa di vedere delle magie dal vivo. Kate rimase da sola.... ma notò che una persona era rimasta lì anziché seguire la folla.

Kate: «TU! Che ci fai tu qui?»

Marcus: «Ciao Kate! Io lavoro per la Compagnia di Endo anche se sono stato assunto da poco e per ora mi occupo dei compiti ingrati come prendersi cura dei cavalli e pulire le carovane. Non mi fanno ancora avvicinare alle merci, non si fidano. Ma è giusto così. Tu invece, perché sei qui?»

Kate: «Io e le mie sorelle ci stavamo dirigendo verso Tamuril. Ora mia sorella maggiore Titania è andata a parlare con Endo per farsi spiegare bene la strada»

Marcus: «Caspita è ancora abbastanza lontano e sta calando il sole.... forse vi conviene andare ad Adumio»

Kate: «Adumio?»

Marcus: «È un piccolo villaggio non lontano da qui. Ci sono stato un paio di volte, lì la gente è cordiale e disponibile, sicuramente non avrete problemi a farvi ospitare per passare la notte»

Kate: «Beh, grazie del consiglio Marcus! Voi invece dove andate di bello?».

Marcus: «Siamo diretti a Cornelia, la città imperiale, ma prima dobbiamo racimolare la merce alla città di Valicus»

Kate: «Ed è lontano? Ce la fate ad arrivarci prima che faccia buio?». Kate diventava particolarmente apprensiva quando c'era di mezzo quel ragazzo.

Marcus: «Sì sì, non ti devi preoccupare. Saremmo potuti andare insieme, se solo Valicus non si trovasse dalla parte opposta di Tamuril. Anche perché, dopo aver fatto rifornimento, dovremmo passare comunque per Tamuril prima di andare a Cornelia, abbiamo delle consegne da fare anche lì»

Kate: «Capisco... è un vero peccato»

Marcus: «Già, ci avrebbe fatto comodo avere come scorta i famigerati Tre Demoni Bianchi, eheh»

Kate: «.... antipatico!»

Marcus: «Ora scusami, ma devo tornare alle mie mansioni. Mi ha fatto veramente piacere rivederti, spero potremmo vederci presto di nuovo!»

Kate: «Già, ha fatto piacere anche a me», disse arrossendo in viso, «Buon lavoro!»

Marcus si allontanò fino a sparire, così la ragazza raggiunse sua sorella maggiore intenta a far divertire i bambini.

Leonora: «E questo è il trucco del fuoco che assorbe l'acqua»

Bambini: «Ancora! Ancora!»

Leonora: «Bambini... basta, sono stremata, non ce la faccio più»

Bambini: «NOOOOOOOOO», scoppiò un pianto generale.

Leonora: «Su bambini, non fate così.... non piangete... »

Kate: «Che cattiva che sei, hai fatto piangere questi poveri bambini!» disse sorridendo.

Leonora: «Ah sei qui tu? Dove sei stata per tutto questo tempo? Aiutami con questi bambini, forza»

«SILENZIO!»

Una voce cupa ed autoritaria fermò quel piagnisteo infernale.

Leonora: «Titania, per fortuna che sei tornata»

I bambini alla vista della ragazza scapparono via impauriti. Solo uno rimase.

Titania: «Bene bene, abbiamo un impavido!»

Bambino: «N-non m-mi f-f-fai p-paura»

Titania: «Ah sì? Beh vediamo....». La ragazza si avvicino al bambino, fino ad esserne faccia a faccia: «..... BUH!»

Il bambino non riuscì più a trattenersi e si fece la pipì addosso. Successivamente scappò via piangendo. Alle altre persone non piacque il comportamento adottato dalla ragazza, allontanandosi sdegnati ma senza farlo notare.

Leonora: «Ci serviva Titania per avere un po' di pace»

Titania: «È perché voi due non siete così autorevoli. Bisogna avere il polso di ferro, anche con dei bambini»

Kate: «Hai parlato con Endo? Che ti ha detto?»

Titania: «Purtroppo c'è ancora un bel po' da camminare prima di arrivare a Tamuril. Per questa notte dovremmo trovare un posto per accamparci.

Leonora: «Uff... dormire di nuovo all'aperto.... questo non farà bene alla mia pelle ed alla mia schiena»

Titania: «Sempre a lamentarti tu»

Leonora: «Beh, scusami se preferisco dormire in un comodo letto!»

Kate: «Ragazze ragazze, non litigate, ho io la soluzione! Prima ho parlato con una persona che mi ha detto che nelle vicinanze c'è un piccolo villaggio di nome Adumio. Mi ha detto che lì la gente è ospitale, non avremmo problemi a farci ospitare per la notte!»

Leonora: «Ma è fantastico! Che stiamo aspettando? Partiamo subito!»

Titania: «Un momento... chi è questa persona? È affidabile?»

Kate: «È un ragazzo che ho già incontrato quando eravamo a Garlant. Mi è sembrato abbastanza affidabile»

Titania: «Mmmmm non sono molto convinta»

Leonora: «Suvvia Titania, cosa potrà mai capitarci? Siamo i Tre Demoni Bianchi, non c'è niente che non possiamo affrontare! E poi ho seriamente bisogno di un letto dove dormire!»

Kate: «Se vuoi posso rimanere alzata io a fare la guardia questa notte, se proprio non ti fidi»

Titania: «Ok, mi avete convinto. Dirigiamoci verso questo villaggio»

Leonora: «Kate, ti devo un favore!»

Kate: «Lo aggiungerò alla lista»

Leonora: «Ma che antipatica!»

Le due ragazze risero mentre Titania era immersa nei suoi pensieri. Il gruppo salutò la Compagnia di Endo e si diresse verso il villaggio di Adumio. Dovettero attraversare una folta foresta prima di raggiungere il villaggio. Fortunatamente lungo il tragitto non trovarono ostacoli di nessun tipo. Titania si tranquillizzò leggermente. Una volta uscite dalla foresta, videro all'orizzonte il villaggio. Sembrava un posto tranquillo. Però a circa 100 metri dal villaggio e per tutto il perimetro, c'erano delle strane insegne a forma di 'X' piantate nel terreno, come a rappresentare il territorio di proprietà del villaggio.

Titania: «Strano che un villaggio così piccolo voglia marcare così visibilmente il proprio territorio. Contando anche il fatto che non mi sembra abbiano chissà quali raccolti o mandrie»

Leonora: «Magari son semplicemente dei fanatici, smettila di preoccuparti inutilmente»

Titania: «Scusami se ci tengo alle nostre vite!»

Kate: «Non mi sembra il caso di litigare. Piuttosto andiamo a chiedere a qualcuno se c'è una locanda in cui passare la notte»

Le tre ragazze arrivarono nel villaggio e videro che la gente era silenziosa, camminando a testa bassa. Anche i bambini erano seduti e tranquilli invece che correre e giocare spensierati.

Titania: «Almeno qui sono tutti calmi e non dovrò alzare la voce»

Kate si avvicinò ad una giovane donna e chiese se c'era una locanda che potesse ospitarle per la notte. La donna se ne andò senza nemmeno guardarla in faccia.

Leonora: «Certo che son parecchio maleducati... il tuo amico non aveva detto che erano ospitali?»

Kate: «Non è un mio amico, ci conosciamo appena! E comunque sì, è abbastanza strano...»

Un'anziana vecchietta si avvicinò alle ragazze per offrire loro aiuto.

Vecchia: «Scusate... cercate per caso un alloggio dove passare la notte?»

Kate: «Sì signora, lei sa dove possiamo trovarlo?»

Vecchia: «Andate in fondo a questa strada... sulla destra troverete la "Locanda delle Illusioni". Troverete senz'altro una stanza per passare la notte»

Kate: «La ringraziamo infinitamente signora, è stata gentilissima!»

Vecchia: «Se fossi in voi mi accamperei nella foresta qui vicino.... è sicuramente un luogo più sicuro». Detto questo, l'anziana signora si allontano rapidamente.

Kate: «Che strana vecchietta...»

Leonora: «Poverina, non ci sta più con la testa»

Titania era sempre più dubbiosa. Arrivate alla locanda, riuscirono a prenotare una stanza. Il padrone diede loro le chiavi della stanza e mentre stavano dirigendosi verso essa, egli fece una raccomandazione alle tre sorelle: «Quando il sole sarà calato, non uscite dalla vostra stanza per nessun motivo»

Titania: «Cosa intende dire?»

Padrone: «Questo villaggio.... E' MALEDETTO!»

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