domenica 30 marzo 2014

Pensieri nella notte

È notte. Tutto è buio intorno a noi. Nel silenzio della nostra stanza, nel nostro letto, i pensieri si risvegliano e cominciano a fare festa. Comincia il viaggio. Un viaggio che può essere spensierato come una gita scolastica: i pensieri sono come gli alunni che si agitano, ridono, scherzano e ti coinvolgono con loro, facendoti comparire un sorriso ebete in volto mentre sei disteso nel tuo letto. Oppure un viaggio più lungo, un po' noioso e stancante, ma che alla fine sa dare tante soddisfazioni. Sono quei pensieri che guardano al futuro, più o meno distante che sia, dove ponderiamo e rimuginiamo ancora e ancora le nostre scelte. Ed infine, c'è il viaggio che mai nessuno vorrebbe fare. Quel viaggio in cui veniamo visti da tutti, anche da noi stessi, come dei colpevoli di un crimine mai commesso. Durante il viaggio ci verranno poste delle domande, un po' per curiosità e un po' per passare il tempo. Domande di cui si sa benissimo la risposta, ma a cui non vorremmo rispondere. Ed allora si passerà tutto il viaggio guardando fuori dal finestrino, con lo sguardo perso nel vuoto, sentendo queste domande ronzare nella mente. Fino a lasciarsi andare. Fino ad avere gli occhi lucidi. Fino a far cadere le prime lacrime che righeranno il nostro viso, per poi finire sul cuscino. Prima una lacrima, poi un'altra. Infine, tutto il nostro viso. Perché i pensieri nella notte non vogliono dormire e noi dobbiamo rimanere svegli con loro. Volenti o nolenti.

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