sabato 12 luglio 2014

Quello che desideravo

Eccomi qui, mentre cado nel vuoto. Il terreno si è letteralmente aperto sotto ai miei piedi, ed io sto cadendo.

Cado, cado senza mai fermarmi. Cado per decine di centinaia di metri ed ancora non si vede la fine.

L'oscurità sta diventando sempre più fitta. Non si vede nulla. Non si sente nulla. Mi agito, ma c'è solo vuoto intorno a me. E quel buco in lontananza, da cui arriva ancora una flebile luce. Da cui mi sto allontanando sempre più.

E ripenso a come sia finito qui, in questo baratro di tristezza e disperazione.

Ripenso a te. Ripenso a noi. A ciò che potevamo essere. A ciò che non siamo e non saremo mai stati. Alla paura che ci ha colpito. Alla distanza che ci ha fermato. Alle differenze che ci hanno bloccato. A quel sentimento che solo me ha invaso.

Troppi "se". Troppi interrogativi. Troppi dubbi. Tanto rammarico. Tanta tristezza.

Quello che desideravo, era solo una possibilità.

Ti avrei dimostrato che avremmo potuto farcela, malgrado le diversità, malgrado le difficoltà, malgrado tutto e tutti. E se anche avessi fallito, non avrei avuto rimpianti, perché ci avrei comunque provato. Ci avremmo comunque provato.

Ti avrei protetta. Ti avrei amata. Ti avrei fatta sentire importante. Ti avrei accompagnata per questo lungo cammino che è la vita, tenendoti per mano. Ti avrei incoraggiata nelle tue scelte. Ti avrei consolata nei tuoi sbagli. Avrei sorriso per ogni tuo successo. Ti avrei abbracciata per ogni tua sconfitta, sussurrandoti "non fa niente, la prossima volta andrà meglio". Avrei fatto tutto il possibile per renderti felice.

Ma ora sono qui, che continuo a cadere. E con lo sguardo rivolto verso quella flebile luce, ti cerco. Ti cerco ancora.

Fai presto.

Prima che l'oscurità mi avvolga completamente. Prima che sia troppo tardi.

Afferra la mia mano e tirami fuori da qui.

Ti prometto che ne varrà la pena. Non te ne pentirai. Non ce ne pentiremo.

Quello che desideravo... eri tu, solamente tu.

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